Incontro con P. Baccalario

Dopo la direzione degli ospedali psichiatrici di Gorizia e di Parma, nel 1971 Franco Basaglia viene chiamato a dirigere, nel modo rivoluzionario che negli anni aveva sperimentato, il manicomio San Giovanni di Trieste. Fu quella l’ultima e più significativa tappa del percorso che portò alla legge di riforma psichiatrica che decise la chiusura dei manicomi e che è ancora oggi nota come Legge Basaglia (la numero 180 del 1978).
Parte integrante del più ampio movimento di ricognizione critica e di trasformazione dell’esistente che in maniera troppo sbrigativamente liquidatoria viene oggi definito “il Sessantotto”, tra il 1971 e 1l 1977 Basaglia attuò insieme a tanti e tanti compagni di viaggio (psichiatri, sociologi, infermieri, ma anche studenti, artisti, studiosi e, soprattutto, pazienti ed ex-pazienti) una rivoluzione del trattamento psichiatrico ispirata a quei principi egualitari, inclusivi, orizzontali ed autenticamente democratici che avevano le loro radici nel maggio francese.
Nel ripercorrere le fasi che portarono alla soppressione del San Giovanni, John Foot (La “Repubblica dei matti”, Feltrinelli, 2014) così conclude:
“L’ospedale di Trieste non fu soltanto chiuso, e senza perdite di tempo: fu demolita la sua stessa ragione di esistere, fondata sulla segregazione, l’esclusione, il silenzio. […] Da “istituzione totale”, costruita intorno a un sistema rigido di regole, alla violenza e all’idea di un mondo recluso, il manicomio di Trieste fu trasformato in un luogo aperto, creativo, dove la libertà e la discussione erano più diffuse che nel mondo esterno, un modello di cambiamento. Era diventato un antimanicomio. (p. 278)
Il prossimo 13 aprile alle ore 18.30, presso l’Aula Magna del Liceo Ribezzo, l’incontro con Pierdomenico Baccalario, autore de La rivincita dei matti (Mondadori, 2022), sarà l’occasione per discutere di disagio mentale, della riforma attuata da Basaglia, del grande fervore “sessantottino” che fece in quegli anni di Trieste un vero laboratorio di pratiche inclusive e antidiscriminatorie. In questo stesso contesto (Trieste, 1982) si svolgono infatti le vicende raccontate nel romanzo di Baccalario, per il quale di rinvia al seguente link: 
https://drive.google.com/drive/folders/1hfVWnv815mdcZALvNH9utikQWHoPL6pW?usp=share_link

Ma nell’occasione dell’incontro del 13 aprile l’avvocato Noemi Cionfoli, attivista dell’associazione Antigone, ci aiuterà anche a proiettare le luci di quella stagione sul fondale del nostro presente, e si parlerà dunque ancora di luoghi di segregazione, di sforzi di inclusione, di discriminazione, di carceri e di disagio mentale.
L’evento è aperto a tutta la cittadinanza, perché trasversali e a tutti comuni sono le tematiche affrontate. Al link indicato sopra e con altri post come questo si cercherà di costruire un percorso di avvicinamento all’incontro del 13 aprile che si spera così sia fortemente partecipato.